Considerations To Know About mandato di arresto europeo



La semplificazione della ordinaria procedura di estradizione è stata concretamente realizzata attraverso vari strumenti:

Ai fini dell’accertamento della volontaria sottrazione ad un provvedimento restrittivo della libertà personale, il quale costituisce il presupposto psicologico della dichiarazione di latitanza, non occorre dimostrare la consapevolezza dell’avvenuta emissione del provvedimento, ma è sufficiente che l’interessato si ponga in condizioni di irreperibilità, sapendo che quel provvedimento può essere emesso. 

La nostra priorità è porre l’assistito al centro del nostro operato, assumerci le sue preoccupazioni ed i suoi timori. Essere sottoposti ad un procedimento penale è una sciagura che coinvolge tutta la famiglia.

La duttilità del sistema e la sua precipua caratteristica di essere un database “operativo”, poiché interrogato in ambito Schengen da tutte le forze di polizia all’atto di controlli del territorio e/o di frontiera, ne hanno permesso un utilizzo anche arrive strumento di contrasto alle gravi forme di criminalità nonché al terrorismo internazionale, essendo possibile il monitoraggio degli spostamenti oltre che l’acquisizione, discreta, di una serie di informazioni ritenute rilevanti dalle Agenzie di sicurezza.

Vi sono varied ragioni per le quali l’Italia può rifiutare di dare esecuzione al mandato, tra le quali si ricorda il pericolo che la persona ricercata possa essere sottoposta a trattamenti inumani o degradanti o alla pena di morte.

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Tuttavia il legislatore interno, nel recepire la decisione quadro del Consiglio europeo, ha regolato la materia ricalcando in buona parte la struttura dell’estradizione, con ampi richiami al libro XI del codice di rito.

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Lo scopo della riforma è senza dubbio quello di elidere le criticità che nel corso degli anni hanno impedito una facile operatività del principio del mutuo riconoscimento, di cui la Decisione Quadro sul M.A.E. venne a costituire primissima attuazione tra i Paesi dell’Unione. La Legge di delegazione europea del 2018 (L. n. 119/2019), in esecuzione della quale è stato adottato l’articolato di website riforma, aveva predisposto, tra i criteri più importanti, quello di armonizzare la legge interna sul mandato d’arresto europeo alla decisione quadro 2002/584/GAI, sia in relazione alla procedura di consegna e agli obblighi di informazione, che alla disciplina dei motivi di rifiuto, prevedendo, in particolare, quali motivi di non esecuzione facoltativa del mandato di arresto europeo, quelli indicati dall'articolo 4 della decisione quadro 2002/584/GAI, al fine di assicurare concretezza al principio del mutuo riconoscimento, ferma le la salvaguardia dei principi fondamentali dell'ordinamento. All’uopo il testo di riforma interviene, quindi, in primis sull’art. one della L. n. 69/2005 -sopprimendo l’inciso che limitava l’esecuzione in ipotesi di incompatibilità con i principi supremi dell’ordinamento costituzionale in tema di diritti fondamentali, di libertà e del giusto processo- e poi sull’artwork. 2 che, riformulato nel comma 1, prevede quindi che l'esecuzione del mandato di check here arresto europeo non possa, in alcun caso, comportare una violazione dei principi supremi dell'ordine costituzionale dello Stato o dei diritti inalienabili della persona riconosciuti dalla Costituzione, dei diritti fondamentali e dei fondamentali principi giuridici sanciti dall'articolo 6 del trattato sull'Unione europea o dei diritti fondamentali garantiti dalla Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali. Una sorta di ripetizione che, si confida, faccia salve le prerogative processuali del consegnando. Onde evitare intralci, non potranno opporsi all’esecuzione garanzie varied da quelle previste nell'articolo 4 della decisione quadro: il solo limite opponibile all'applicazione del diritto dell'Unione, sarà «l'osservanza dei principi supremi dell'ordine costituzionale italiano e dei diritti inalienabili della persona». Più nel dettaglio, all’artwork. one della l. sixty nine/2005 vengono aggiunte poi una serie di prescrizioni che dovrebbero agevolare la cooperazione. La lett. b) viene riscritta prescrivendo l’esecuzione sempre che il mandato di arresto europeo provenga da un'autorità giudiziaria e che, quando sia emesso al good dell'esecuzione di una pena o di una misura di sicurezza privative della libertà personale, la sentenza da eseguire sia esecutiva.

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La persona accusata di un reato può liberamente muoversi sia in Italia che all’estero, a meno che il giudice non glielo proibisca. Può dunque accadere che, a processo terminato, si debba eseguire un ordine di carcerazione nei confronti di un soggetto che non si trova sul territorio italiano.

Contro i provvedimenti che decidono sull’esecuzione del mandato di arresto europeo è possibile proporre ricorso in cassazione, con effetto sospensivo della sentenza read more di consegna ma non della misura cautelare che resta in atto.

1) se il reato alla base del mandato d'arresto è coperto da amnistia nello Stato membro di esecuzione, se quest'ultimo period competente a perseguire il reato secondo la propria legge penale;

Tutte queste attività devono essere trascritte ad opera dello stesso ufficiale di polizia in un verbale da trasmettere – nel termine di ventiquattro ore – al presidente della Corte d’Appello competente.

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